| Di grande importanza è il fattore nominativo che viene dato alle contrapposte malattia e filosofia. L'anoressia viene semi-definita con una malattia a tutti gli effetti, mentre il termine Ana riveste una filosofia di vita, che nulla ha a che vedere con uno stato patologico come l’Anoressia. Per quanto all'interno delle discussioni il termine anoressia sia poi in realtà ricorrente come il loro obiettivo ultimo, e solo esso degno di interesse, manifestano, con questo tentativo di opposizioni, un desiderio di non essere etichettate come malate; virando, però, verso una pericolosissima forma di etichettamento, opposto, che vede la formazione di un'identità che non s'identifica più sulla persona, più o meno disagiata, ma sulla condotta anoressica in una sorta di gruppo esclusivo. Proprio sulla scia di questo vediamo, a conferma, il dilagare di un altro inquietante fenomeno: la compra-vendita dei braccialetti distintivi di Ana. Proprio come se fossero membri di una setta segreta, o di una elite privilegiata, i componenti di questi gruppi hanno adottato un loro segno di riconoscimento che si concretizza in un braccialetto: di colore rosso per definire l'anoressia, e uno blu per definire la bulimia, entrambi composti da una farfallina, ed entrambi da portare sul braccio sinistro e da esibire, nel caso si incontri una persona altrettanto provvista di braccialetto che condivide la stessa filosofia; il tutto, quasi, per potersi così elevare ad adepti della filosofia di Ana.
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