| Ho letto tutto il topic e penso di essermi fatta un'opinione: 1- C'è un abisso abnorme fra l'essere una ragazzina che scrive un blog pro-ana/pro-mia e fra l'essere veramente anoressici. Personalmente ritengo che voler essere "malati" per trovare rifugio in qualcosa, alle piccole difficoltà giornaliere, alle piccole insicurezze sia un atteggiamento innanzi tutto stupido e irrispettoso al massimo di chi ne soffre davvero e lotta ogni giorno per uscirne. 2- I disordini alimentari sono un fenomeno ormai diffusissimo. La società di oggi è talmente incentrata sull'immagine, sul voler necessariamente piacere agli altri e sulla disperata ricerca della perfezione che il primo nemico che andiamo a cercare è la cosa con cui abbiamo a che fare tutti i giorni da quando siamo nati: il cibo. Inoltre il continuo propinarci immagini di persone PERFETTE (che poi nella realtà si rivelano non poi così perfette) non aiuta. Gli specialisti dicono che non è colpa delle pubblicità ma secondo la mia opinione danno anche loro il loro contributo. Ma penso che la prima causa siano dei traumi infantili, l'insicurezza, e la mancanza di affetto. 3- Parlando personalmente ora, posso dire che questo argomento mi tocca soltanto in minima parte. Da quando ero piccola sono sempre stata la più alta e la più "grossa", non facevo storie a tavola per mangiare, anzi, ero molto golosa e quando guardavo gli altri bambini più "piccoli" di me e più viziati a tavola mi veniva da pensare di essere IO il problema, quella sbagliata. Da allora ho cominciato a sentirmi diversa. Le "battutine" e le "prese in giro" dei miei parenti certo non aiutavano, una bambina di 10 anni non coglie il giusto peso delle parole, no? A 11 anni pensavo già di mettermi a dieta e così via... un circolo vizioso. Le mie "diete" che finivano dopo 2-3 giorni o anche meno sono andate avanti fino a che in seconda media non mi sono messa a dieta sul serio. Quell'anno ho perso 9 Kg, l'anno dopo li avevo tutti ripresi. In poche parole, adesso ho 16 anni, qualche mese fa ero nella disperazione più totale, il cibo dominava la mia vita, mi abbufavo ogni sera e mi dicevo che il giorno dopo avrei smesso, senza mai mantenere la mia promessa. Ero spaventata da me stessa e da quello che mi stavo facendo. Ho provato a vomitare più volte ma senza mai riuscirci (per fortuna) e per un attimo ho pensato di intraprendere la via del digiuno o dell'anoressia. Per fortuna la ragione ha prevalso e non ci sono caduta dentro, ma c'ero quasi, per questo mi riesce facile capire il meccanismo con cui queste persone malate pensano e guardano il cibo. Da qualche mese ho seguito una dieta normale, una dieta fai da te ma senza fare "pazzie", ho perso 7-8 Kg in 4 mesi e sono arrivata ad un peso che non toccavo da ben 4 anni. Il mio rapporto col cibo è migliorato, non sento più il bisogno di abbuffarmi e riesco a controllarmi semplicemente perchè ormai ho veramente capito che non serve a nulla e che mi faceva soltanto sentire peggio. Ma ora come ora non riesco davvero a dire se il cibo domini la mia vita o no...
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