| Alcune ragazze che hanno scritto raccontano di esser state cicciottelle, prese in giro e di dover raccontare balle ai genitori sul peso. Per me questo è un problema che viene dalla famiglia. Ha ragione chi dice che c'è gente che allo stesso modo, si ammazza di sigarette, droghe pesanti, e io in famiglia ho esempi di gente che annega tutto nel cibo (--> lo stanno dicendo in questi giorni, il grasso ti ottunde il cervello) e che arriva ad una specie di non-vita, non riuscendo più a muoversi o sottoponendosi a cure varie, operazioni, per curare quello che ci è stato insegnato, ovvero grassi=in salute che è la stronzata più grande del mondo.
A molti è stato insegnato questo, il termometro di una madre sulla salute del figlio è spesso: mangia/non mangia, si mangia spesso per consolarsi, per riempire un vuoto, e spesso chi ci cresce ci rimpinza di ghiottonerie per supplire all'incapacità di parlare, di amare, di esserci (dato che non ci sono stata tutto il giorno, 'stasera gli faccio mangiare il gelato), ci sono persone che sembrano viziate, sembra che abbiano tutto dalla vita solo perchè sono state riempite di tutti gli *oggetti* che possono far sembrare una persona soddisfatta, e magari cadono in comportamenti autolesionisti come sniffare, farsi, non mangiare, mangiare fino a scoppiare..
Rifiutare questo tipo di mentalità - quello dell'abbondanza, del tanto mangiare, tanto avere - porta a rinnegarne il simbolo. è la denuncia di mancanza di umanità ed è un grido di aiuto, e, dato che la volontà è tanta, a volte può essere utile confrontarsi con la sfida veramente impossibile che è l'amare con la A maiuscola, come puoi amare il tuo bambino, una pianta, il tuo uomo, la tua mamma o la tua cagnolina, ma soprattutto sè stessi.
Uno ragazzi non nasce storto, ci diventa, e spesso i guai che combiniamo sono un modo per far notare agli altri che ci stiamo, o che stiamo morendo perchè ci sentiamo inutili.
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